Perchè si piantano le rose nei vigneti?
Vi siete mai chiesti il motivo per cui nei vigneti vi siano cespugli di rose in fiore?
Un po’ in tutte le aree a vocazione vinicola troviamo le piante di rose sistemate proprio in testa ai filari. Ma qual è veramente la loro funzione? Solo per motivi estetici oppure ci sono anche altri motivi più specifici. Come sempre, la verità sta nel mezzo.
In passato: rose come guardiane della vigna
La rosa nella tradizione contadina fungeva come una vera e propria sentinella; veniva, e viene tutt’ora chiamata, “pianta spia”, in quanto manifesta per prima i sintomi di eventuali malattie o parassiti che possono colpire la vite stessa. Tra i suoi molti nemici si annoverano infatti: il cosiddetto “mal bianco” (oidio), un fungo che penetra negli acini d’uva, lacerandoli e favorendo l’ingresso ad altri parassiti, la muffa grigia (o botrite) il tumore batterico, oppure i ragnetti rossi e gialli della metcalfa. Le rose, quindi, messe in testa ai filari, aiutavano a monitorare e controllare lo stato di salute della pianta e del frutto, permettendo così di prevenire eventuali problemi o comunque di agire tempestivamente per ridurne i danni sul raccolto.
Oggi: rose per donare maggior prestigio
Con il mutare e lo sviluppo delle tecniche agrarie e di allevamento della vite, e con la nascita di nuovi sistemi scientifici di analisi e previsioni, la messa a dimora delle rose nei vigneti non ricopre più questo ruolo di sentinella, in quanto non più necessario. Tuttavia essa rimane un’antica tecnica ancora molto diffusa tra gli agricoltori, soprattutto tra coloro particolarmente attenti alla difesa delle tradizioni passate e alla salvaguardia dei naturali cicli biologici della pianta, senza ricorrere a forzature o a moderne tecniche invasive. In questo modo è possibile ottenere dei frutti sani e genuini ed un prodotto biologico e di qualità.